Che cos’è?
Il Digital Divide è una disuguaglianza digitale ed è l’esclusione di alcuni
soggetti dai benefici di Internet e ciò provoca danni di tipo economico e
sociale, è anche l’impossibilità ad accedere alla rete Internet per lavorare e
studiare.
A quando risale?
L’origine del termine risale ai primi anni ’90 e si riporta agli Stati Uniti, dove la
possibilità di utilizzare il computer era riservata solo ad alcuni gruppi etnici.
Le tre categorie principali:
Esistono tre categorie principali di digital divide:
Globale: che riguarda le disuguaglianze esistenti tra paesi maggiormente
sviluppati e paesi minormente sviluppati.
Sociale: si riferisce alle differenze esistenti all’interno di un paese.
Democratico: questo si concentra sulle condizioni di partecipazione alla vita
politica e sociale basata sull’uso della tecnologia.
Chi è escluso dal digitale?
Digital divide intergenerazionale: Gli anziani
Digital divide di genere: Le donne non occupate
Digital divide linguistico-culturale: I migranti
Ed infine i disabili, le persone detenute, coloro che hanno un basso livello di
istruzione e in generale chi non è in grado di utilizzare gli strumenti informatici in
modo corretto.
I tipi di digital divide:
Esistono tre tipi di divario digitale: globale sociale e democratico.
Globale si riferisce alle differenze esistenti tra Paesi più o meno sviluppati;
Sociale riguarda le disuguaglianze esistenti all’interno di un singolo Paese;
Democratico riguarda le condizioni di partecipazione alla vita politica e sociale in
base all’uso delle nuove tecnologie.
E’ importante ridurre il digital divide perchè rappresenta una forma di disuguaglianza
digitale che appunto è un grave fattore di discriminazione culturale.